GLI ITINERARI
Percorsi
16 Itinerari all'insegna dell'accessibilità e della sostenibilità

1. Anello Colle Calandra
Percorso: 7 KmAltitudine massima: 1093 m
Altitudine minima: 940 m
Difficoltà: F
Percorso per joelette: SÌ
Il sentiero è molto facile ed è accessibile a tutti, può essere percorso a piedi, con le mountain-bike o e-bike, con i cavalli e con le joelette. La joelette è una carrozzina speciale da fuoristrada monoruota, ideata per permettere alle persone con disabilità motorie di affrontare sentieri e percorsi in montagna con l'aiuto di uno o più accompagnatori. È progettata per essere spinta e guidata dagli accompagnatori, rendendo possibile a tutti l'accesso a luoghi naturali altrimenti inaccessibili.
Il percorso inizia all'ex convento dei Cappuccini, e dopo aver attraversato il centro storico, prosegue nel bosco dietro il cimitero comunale in direzione di colle Calandra, luogo intriso di storie e leggende. Il sentiero si sviluppa ad anello seguendo la trazzera che conduce alle borgate di Malia e Botindari fino al bevaio di Vrincieli, da qui segue una mulattiera in direzione di portella Croce per poi imboccare il sentiero di ritorno in direzione di colle Calandra. Tra i punti di maggiore interesse lungo il percorso si incontrano la vallata della neviera, il bevaio di Vrincieli, la cappella votiva della Portella della Croce, la zona della fontana d’a rita (fontana di creta) con i terrazzamenti, i muri a secco e i ruderi di colle Calandra.

2. Risalita a piedi della Zipline
Percorso: 3 KmAltitudine massima: 940 m
Altitudine minima: 672 m
Difficoltà: F
Percorso per joelette: SÌ
Il sentiero è molto facile ed accessibile a tutti coloro che decidono di provare l’emozione del volo. Il percorso è adatto ad essere percorso a piedi, con le mountain-bike o e-bike, con i cavalli, i quad e con le joelette. La joelette é una carrozzina speciale da fuoristrada monoruota, ideata per permettere alle persone con disabilità motorie di affrontare sentieri e percorsi in montagna con l'aiuto di uno o più accompagnatori. Il percorso inizia presso la stazione di arrivo della Zipline Sicilia e si conclude presso la stazione di partenza. Il sentiero risale per circa 3 chilometri seguendo la mulattiera che interseca la strada provinciale 52. Tra i punti di maggiore interesse si incontrano le chiesa di San Giuseppe e di Porto Salvo.

3. Trekking urbano
Percorso: 4 KmAltitudine massima: 1080 m
Altitudine minima: 940 m
Difficoltà: F
Percorso per joelette: SÌ
L'itinerario inizia presso il piano San Mauro, il balcone sulle Madonie, esso è moto facile ed accessibile a tutti, anche alle famiglie con bambini. Il percorso è adatto ad essere percorso a piedi, con le mountain-bike o e-bike e alle joelette. Le joelette sono carrozzina speciale da fuoristrada monoruota, ideata per permettere alle persone con disabilità motorie di affrontare sentieri e percorsi in montagna con l'aiuto di uno o più accompagnatori.
Il percorso si svolge all’interno del centro abitato fino ai ruderi del castello per poi proseguire verso il colle Maddalena. Tra i punti di maggior interesse che si incontrano lungo il trekking urbano si segnalano: Piano San Mauro, piazzetta Piero Zacco “Il segreto del mare”, piazza Municipio, Porta Grande, la chiesa araba normanna di San Giorgio i ruderi del castello e della torre di avvistamento presso il colle Maddalena. Di particolare interesse è l’aspetto urbanistico medievale del centro madonita con i numerosi archi, le stradine strette e tortuose, e le case che si sviluppano su più piani.

4. Anello Pizzo dell'asino
Percorso: 11,5 KmAltitudine massima: 818 m
Altitudine minima: 440 m
Difficoltà: EE
Percorso per joelette: Non consigliato
Il sentiero è adatto ad escursionisti esperti e può essere percorso a piedi e con i cavalli. Per la presenza di alcuni tratti del sentiero esposti non è consigliato l’utilizzo della joelette.
L’anello di Pizzo dell’Asino è uno dei sentieri più belli da un punto di vista paesaggistico e storico del territorio di San Mauro. Il sentiero inizia in contrada San Giuseppe e seguendo la mulattiera, tra frassini da manna di contrada Santa Rosalia, scende fino al fiume Ciaramellaro dove si incontra la cappella votiva Sona. Dopo aver attraversato la portella Sona, il percorso continua verso Karsa accompagnati lungo il sentiero da tantissimi ulivi secolari, fino a raggiungere la borgata di Karsa Cannizzaro dove c’è un grande bevaio con un’ottima acqua. Da qui il sentiero torna a salire in direzione Xinni e dopo un tratto pianeggiante sale fino agli 818 metri di Pizzo del’’Asino. Il sentiero si conclude di nuovo a San Giuseppe chiudendo così l’anello dopo aver percorso una parte della contrada araba di Kalavrì e quella di Mastrianni. Numerosi sono i punti di interesse paesaggistico e culturale che si incontrano lungo il percorso a partire dal canyon sul fiume Ciaramellaro e la vista mozzafiato da Pizzo dell’Asino. Da qui, infatti, è possibile ammirare diversi paesi delle Madonie, come Gangi, Geraci Siculo, Castelbuono, Isnello e Pollina, nonché l’omonimo fiume. Siamo infatti nel bel mezzo della vallata del fiume Pollina. Molto interessante è la cappella votiva di Karsa Sona per la sua particolare forma e i numerosi caseggiati della contrada Karsa che si incontrano lungo il percorso con i suoi antichi oleifici e meridiane.

5. Anello San Mauro, Botindari, Malia
Percorso: 15 KmAltitudine massima: 940 m
Altitudine minima: 435 m
Difficoltà: EE
Percorso per joelette: Non consigliato
Il sentiero è adatto ad escursionisti esperti, con un dislivello di 450 metri è percorribile a piedi e con i cavalli. Non è consigliato l’utilizzo delle joelette perché sono presenti zone esposte con dislivelli molto impegnativi.
Il percorso inizia al Convento, e dopo aver percorso 2 chilometri si immette nella trazzera regia che conduce a Gangi fino al bevaio di Vrincieli, da qui segue la mulattiera che conduce a Casale Botindari. Da Casale si percorre un tratto di strada provinciale 60 fino alla borgata di Malia. Da qui si risale seguendo la trazzera regia per il centro storico di San Mauro. Tra i punti di maggiore interesse si incontrano: la cappella votiva di Portella della Croce e le due affascinanti e belle borgate di Botindati e di Malia. Lungo il sentiero si incontrano numerosi ulivi secolari e nel borgo di Malia un frassino da manna di circa 400 anni.

6. San Mauro - Gole di Tiberio
Percorso: 12 KmAltitudine massima: 940 m
Altitudine minima: 93 m
Difficoltà: E
Percorso per joelette: SÌ
Il sentiero, seppur lungo, è facile poiché si sviluppa tutto in discesa. Esso è adatto ad essere percorso a piedi, con le mountain-bike o e-bike, con i cavalli e con le joelette. La joelette é una carrozzina speciale da fuoristrada monoruota, ideata per permettere alle persone con disabilità motorie di affrontare sentieri e percorsi in montagna con l'aiuto di uno o più accompagnatori. Il percorso inizia presso il centro abitato e segue la trazzera regia del mare fino alla contrada Mastrianni, da qui prosegue verso Pizzo dell’Asino, prima di immettersi all’interno del bosco di Karsa. Percorso tutto il bosco in discesa fino ad arrivare sulla strada provinciale 60, si prende la trazzera che conduce alle gole attraversando Passo Oscuro e l’area attrezzata Tiberio dell’Azienda Demaniale Siciliana. Tra i punti di interesse culturale si incontra la chiesa di San Giuseppe, mentre da un punto di vista naturalistico si incontrano: Pizzo dell’Asino, il bosco di Karsa, l'area attrezzata Tiberio e il geosito Unesco Gole di Tiberio.

7. Anello Gole di Tiberio - Ponte Tornisia
Percorso: 5 KmAltitudine massima: 228 m
Altitudine minima: 93 m
Difficoltà: E
Percorso per joelette: Non consigliato
Il sentiero, seppur breve, è impegnativo poiché buona parte si sviluppa dentro il letto del fiume Pollina e quindi non sempre percorribile. Il periodo in cui è possibile percorrere questo sentiero è la primavera e l’autunno in condizioni ideali del fiume con poca acqua. E’ vietato attraversarlo durante le piogge e nei giorni successivi. Il sentiero è adatto ad essere percorso solo a piedi. Il sentiero inizia alle Gole di Tiberio e risalendo fino alla trazzera regia supera l’area attrezzata della forestale per giungere al ponte di Tornisia. Qui si segue il fiume per circa 2,5 chilometri prima di raggiungere le gole. Il fiume Pollina nasce a Piano Battaglia sulle Madonie ed ha una lunghezza di circa 40 km, esso ha numerosi affluenti che nascono tutti sulle Madonie, tranne il fiume Buonanotte che nasce sulle montagne di San Mauro, appartenenti alla catena montuosa dei Nebrodi. Gli affluenti più importanti sono il Rainò, che nasce nel territorio di Gangi; il Calabrò e il Salice, che nascono nel territorio di Geraci Siculo; il Ciaramellaro nel territorio di San Mauro; il Castelbuono nel territorio di Castelbuono e Isnello, e il Celsito in quello di Pollina.

8. Portella Ciambra - Timpa del Grillo
Percorso: 11 KmAltitudine massima: 1345 m
Altitudine minima: 980 m
Difficoltà: EE
Percorso per joelette: Non consigliato
Il sentiero, con un dislivello di quasi 400 metri, è adatto ad escursionisti esperti e può essere percorso a piedi e con i cavalli. Per la presenza di alcuni tratti del sentiero esposti e forti pendenze non è consigliato l’utilizzo della joelette. L’itinerario parte da portella Ciambra e dopo aver raggiunto portella Gallina si inerpica fino ai 1345 metri di Timpa del Grillo, il punto più alto del territorio di San Mauro Castelverde. Al ritorno il sentiero scende dal versante nord seguendo la trazzera della contrada Sallemi.
Il panorama che si vede dalla vetta è a dir poco mozzafiato, infatti in condizioni di cielo limpido si possono scorgere fino a 32 paesi di quattro provincie della Sicilia, comprese tutte le isole Eolie.
Timpa del Grillo è comunemente conosciuta nella zona come “U pizzu di tri finaiti” poiché nella sua parte sommitale si incontrato tre ex-feudi: Sallemi, e Gallina nel territorio di San Mauro e Vallecuba in quello di Castel di Lucio in provincia di Messina. Timpa del Grillo è un toponimo arabo e significa montagna pianeggiante per la presenza di un grande pianoro in cima.

9. Portella Ciambra - Pizzo Ferrante
Percorso: 18 KmAltitudine massima: 1170 m
Altitudine minima: 980 m
Difficoltà: E
Percorso per joelette: Non consigliato
+ Collegamento con Sentiero Italia
Il sentiero è adatto ad escursionisti esperti e può essere percorso a piedi e con i cavalli. Per la presenza di alcuni tratti del sentiero esposti non è consigliato l’utilizzo della joelette. L’itinerario inizia a portella Ciambra e dopo aver raggiunto portella Gallina, prosegue lungo la trazzera che collega San Mauro con Nicosia in provincia di Enna o Capizzi in provincia di Messina fino alle pale eoliche nel territorio di Castel di Lucio, qui interseca il sentiero Italia del CAI che collega Trieste con Trapani. Tra i punti di interesse nel versante sud ovest di monte Ferrante 1176 m. ci sono le grotte del Saraceno in un terreno privato. Le grotte, in totale sei, sono vicine tra loro e la più grande è costituita da due stanze, sicuramente furono scavate nello stesso periodo di quelle della zona di Sperlinga.

10. Anello San Mauro - Curva di Karsa
Percorso: 1,5 KmAltitudine massima: 940 m
Altitudine minima: 798 m
Difficoltà: E
Percorso per joelette: SÌ
Il sentiero è molto facile ed è accessibile a tutti, può essere percorso a piedi, con le mountain-bike o e-bike, con i cavalli e con le joelette. La joelette è una carrozzina speciale da fuoristrada monoruota, ideata per permettere alle persone con disabilità motorie di affrontare sentieri e percorsi in montagna con l'aiuto di uno o più accompagnatori.
Il percorso inizia all’ex convento dei Cappuccini, e seguendo la trazzera regia San Mauro –Mare giunge dopo due tornanti alla Curva Karsa. Tra i punti di interesse si incontrano la chiesa di Porto Salvo e la zona dell’emergenza geologica del Flysch Numidico. Si tratta di una formazione geologica molto importante che risale all’Oligocene-Miocene inferiore (circa 34-20 milioni di anni fa). Questo è un percorso molto breve, ma molto bello da un punto di vista paesaggistico perchè è rivolto verso la catena montuosa delle Madonie e il mare.

11. Sentiero Bizantino
Percorso: 4,5 KmAltitudine massima: 1000 m
Altitudine minima: 689 m
Difficoltà: F
Percorso per joelette: SÌ
Il sentiero bizantino è un anello lungo 4,5 km con un dislivello di circa 300 m., esso prende il nome dalla dominazione dei Bizantini che in questa zona lasciarono diverse opere. Il percorso segue una strada, utilizzata dagli allevatori del posto, che parte dalla zona del mulino a vento e si conclude presso la chiesa di Santa Maria dei Tracchi. Il percorso è molto semplice ed è adatto ad essere percorso a piedi, con le mountain-bike o e-bike, con i cavalli e con le joelette. La joelette è una carrozzina speciale da fuoristrada monoruota, ideata per permettere alle persone con disabilità motorie di affrontare sentieri e percorsi in montagna con l'aiuto di uno o più accompagnatori.
Tra i punti di interesse nella zona alta del percorso si incontrano il mulino a vento con un diametro esterno di 6.20 m., un muro spesso di 80 cm. e un’altezza di 9 m. e il bevaio dei Greci che raccoglie le acqua di una sorgente conosciuta ai tempi della dominazione dei bizantini. Nella parte più a valle si incontra la cappella votiva di San Gregorio realizzata dopo la visita del pontefice presso la chiesa dell’Annunziata. San Gregorio fu pontefice dal 590 al 604 d.C., mentre la chiesa di Santa Maria dei Tracchi è stata realizzata nei primi secoli della diffusione del cattolicesimo in Europa, ed è uno dei primi esempi di edifici religiosi sulle Madonie.

12. Anello Pirato - Canalicchio
Percorso: 12 KmAltitudine massima: 1233 m
Altitudine minima: 884 m
Difficoltà: E
Percorso per joelette: SÌ
Il sentiero è adatto ad escursionisti allenati e può essere percorso a piedi, con le mountain-bike o e-bike, con i cavalli e con le joelette. Tuttavia per percorrere questo sentiero con le joelette e le e-bike, da monte Canalicchio bisogna ritornare indietro sullo stesso percorso, la trazzera che collega il monte direttamente con il campo sportivo è molto ripida e pericolosa. Anello Pirato-Canalicchio è uno dei sentieri più belli da un punto di vista paesaggistico del territorio di San Mauro perché si sviluppa lungo la dorsale che divide la provincia di Palermo da quella di Messina. Il territorio della contrada Pirato è comunale e nelle stagioni più calde è facile incontrare mandrie di mucche al pascolo. Il sentiero è lungo circa 12 km con un dislivello di quasi 400 m., esso segue nella prima parte la trazzera regia che collega San Mauro con Tusa e successivamente la mulattiera che conduce a monte Canalicchio e poi ritorna al campo sportivo seguendo un’altra trazzera. A monte Canalicchio si può pure proseguire e scendere fino a portella Ciambra, dove si incontra il sentiero che conduce a Timpa del Grillo 1346 m.s.l.m. e a Monte Ferrante1176 m. Numerosi sono i punti di interesse paesaggistico lungo l’itinerario come pizzo Vuturo e monte Canalicchio, inoltre sempre lungo l’itinerario si incontrano numerosi bevai realizzati nei pressi delle numerose sorgenti d’acqua, infatti monte Pirato è la riserva idrica di San Mauro Castelverde. Da qui parte l’acquedotto rurale che serve quasi tutto il territorio di San Mauro. Nella zona alta del percorso si incontrano le case di Mutuluffu e gli ovili. Fino agli anni novanta la struttura veniva utilizzata da parte degli allevatori locali come caseificio nei periodi primaverili ed estivi.

13. San Mauro - Mare
Percorso: 17 KmAltitudine massima: 940 m
Altitudine minima: 0 m
Difficoltà: E
Percorso per joelette: SÌ
Il sentiero, lungo 17 km, è adatto ad escursionisti esperti e può essere percorso a piedi, con le mountain-bike o e-bike, con i cavalli e con le joelette. La joelette é una carrozzina speciale da fuoristrada monoruota, ideata per permettere alle persone con disabilità motorie di affrontare sentieri e percorsi in montagna con l'aiuto di uno o più accompagnatori. Il percorso inizia presso il centro abitato e segue la trazzera regia fino a raggiungere la spiaggia di San Mauro. Il piccolo centro madonita è l’unico paese in Italia ad avere una spiaggia ed essere posto al di sopra dei mille metri. La spiaggia è lunga 350 metri e si trova tra il fiume Pollina e il comune di Tusa in provincia di Messina. Il sentiero attraversa le contrade di San Giuseppe, Serra Ostia, Cacciatori, Piano Benso e Badia. Tra i luoghi di interesse storico si incontrano la chiesa della Madonna dei Poveri tra Borrello e Cacciatori e le borgate di Serra Ostia e di Piano Benso.

14. San Mauro - Gangi
Percorso: 18,5 KmAltitudine massima: 992 m
Altitudine minima: 414 m
Difficoltà: EE
Percorso per joelette: Non consigliato
+ Sentiero dei Briganti in Sicilia - Prima tappa
Il sentiero, tra i più impegnativi della rete sentieristica di San Mauro con un dislivello superiore ai 500 metri, è adatto ad escursionisti esperti ed è percorribile a piedi e con i cavalli. Non è consigliato l’utilizzo delle joelette perché sono presenti zone esposte con dislivelli molto impegnativi.
Il percorso inizia al Convento, e dopo aver percorso 2 chilometri si immette nella trazzera regia che conduce a Gangi passando per le contrade di Vrincieli, Comuni, Malia, Calabrò fino a raggiungere il fiume Pollina. Dopo il fiume si risalire verso Gangi attraversando le contrade di Montededero, Rainò e Pasciovaglio. Lungo il sentiero si incontra la borgata di Malia e Calabrò e numerosi ulivi secolari e millenari. A Malia presso la proprietà dei fratelli Giaimo, all’altezza del ponte sull’omonimo torrente, si trova l’ulivo più longevo delle Madonie e tra quelli più longevi di tutta la Sicilia con un’età stimata intorno ai 2000 anni. Questo sentiero coincide con la prima tappa del Cammino dei briganti in Sicilia. Il cammino è un itinerario storico-naturalistico che si articola in 5 tappe che prevedono 4 pernottamenti. Il percorso, lungo circa 105 Km, inizia a San Mauro Castelverde, in provincia di Palermo, all’interno del Parco delle Madonie, e si conclude a Cesarò, in provincia di Messina, nel cuore del Parco dei Nebrodi. Il cammino attraversa i comuni di Gangi in provincia di Palermo, Sperlinga, Nicosia e Troina in provincia di Enna, Capizzi, e Cesarò in quella di Messina.

15. San Mauro - Castelbuono
Percorso: 14 KmAltitudine massima: 940 m
Altitudine minima: 216 m
Difficoltà: E
Percorso per joelette: SÌ
Il sentiero, lungo 14 km, è adatto ad escursionisti esperti ed è percorribile a piedi, con i cavalli e con l’utilizzo della joelette. La joelette è una carrozzina speciale da fuoristrada monoruota, ideata per permettere alle persone con disabilità motorie di affrontare sentieri e percorsi in montagna con l'aiuto di uno o più accompagnatori. Il sentiero inizia nel centro storico di San Mauro e seguendo la trazzera regia per Castelbuono scende per la contrada Arvini; dopo aver attraversato la contrada Cantarella giunge al ponte D’Ambolo sul fiume Pollina. Superato il ponte, il percorso diventa molto semplice fino a raggiungere Castelbuono passando per la zona dei mulini ad acqua. Lungo il sentiero nella zona vicina al fiume si incontrano moltissimi ulivi della cultivar “Crastu”, una varietà autoctona siciliana tipicamente madonita. Questa pianta si trova esclusivamente sulle colline delle Madonie versante nord, specialmente nel bacino del fiume Pollina. Nei pressi di Cantarella si incontra la “Naca di San Bartolo” una piccola gola lunga circa 100 metri.

16. San Mauro - Tusa
Percorso: 15,5 KmAltitudine massima: 1175 m
Altitudine minima: 640 m
Difficoltà: E
Percorso per joelette: SÌ
Il sentiero è adatto ad escursionisti esperti e può essere percorso a piedi, con le mountain-bike o e-bike, con i cavalli e con le joelette. Il sentiero inizia nel centro storico di San Mauro e segue la trazzera regia che conduce a Tusa attraversando le montagne della dorsale maurina che divide la provincia di Palermo da quella di Messina. La trazzera attraversa gli ex feudi di Vrincieli, Sant’Ippolito, Pirato, Cerritello e Palminteri.
Numerosi sono i punti di interesse paesaggistico lungo l’itinerario come la dorsale Pirato, pizzo Vuturo, portella Taverna e pizzo San Pietro, inoltre sempre lungo l’itinerario si incontrano numerosi bevai realizzati nei pressi delle numerose sorgenti d’acqua, infatti monte Pirato è la riserva idrica di San Mauro Castelverde. Nella zona alta del percorso si incontrano le case di Mutuluffu e gli ovili. Fino agli anni novanta la struttura veniva utilizzata da parte degli allevatori locali come caseificio nei periodi primaverili ed estivi.

Ministero della Cultura

NextGenerationEU

Parco delle Madonie